Protagonista o antagonista? Chi è l’eroe e chi la vittima? Il lupo, per il quale subito facciamo il tifo, all’improvviso, sorprendendoci, ci fa paura. Il cacciatore, eroe indiscusso dei fratelli Grimm, nell’originale di Perrault ancora si attarda nel bosco. Un trambusto di emozioni accompagnate dal ritmo incalzante della musica di una banda di paese che restituisce l’anima popolare della storia.
Cappuccetto Rosso è una delle fiabe più belle e più amate da intere generazioni di bambini, nelle cui orecchie risuona come una cantilena la formula che innesca l’azione e che fa trattenere il fiato. “Nonnina mia, che orecchie grandi avete! che lunghi denti avete!”. Una vicenda senza tempo, estremamente attuale, che nella sua semplicità nasconde la metafora della crescita. Non ci sono verità assolute, l’unica certezza è che la cara nonnina e Cappuccetto Rosso finiranno nella pancia del lupo, lasciando aperti ampi spazi all’interpretazione fantasiosa.
Teatro delle Isole, mette in scena, nel corpo centrale dello spettacolo, la fedele trasposizione della favola originale di Perrault, dove i toni truculenti sono smorzati dal sottile filo dell’ironia, costruendo un immaginario poetico dove la finzione si mescola alla realtà. L’arrivo di un esilarante e pasticcione cacciatore darà al finale un sapore tragicomico che si risolverà in un numero da vaudeville.
___
libero adattamento dell’omonima fiaba di Charles Perrault
adattamento del testo e regia Gianluca Vincenzetti
in scena Cinzia Ferri, Fabio Carbonari, Matteo Letizi, Gianluca Vincenzetti
scene Matteo Letizi, Cinzia Ferri
maschere Carlo Diamantini
musiche Corpo Bandistico G. Santi
produzione Teatro delle Isole